venerdì 15 ottobre 2010

Schiavo Brothers


Leonardo e Alberto Schiavo
Meglio conosciuti come “i gemei”, erano la mascotte della mia classe del liceo: Alberto e Leonardo, nati 27 anni fa a Montecchio Maggiore, comune del vicentino.
Sempre insieme, sempre vicini, sempre complici.
Simili fisicamente, ma non del tutto identici. Alberto un po’ più alto, Leonardo un po’ più paffuto.
Diversi caratterialmente, ma non del tutto opposti. Alberto più diplomatico, Leonardo più ironico.
Stessa grande passione: la musica. Stesso atteggiamento verso lo studio, gli altri e la vita: l’umiltà.

Ne è passato di tempo da allora.
Si sono diplomati a pieni voti al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, dove li ho conosciuti. Alberto in clarinetto, Leonardo in flauto.
Attualmente studiano composizione al Conservatorio “C. Pollini” di Padova, sotto la guida del M° G. Bonato.
Tra pochi giorni conseguiranno la laurea in Musicologia all’Università degli Studi di Padova. Leonardo discuterà una tesi su Salvatore Sciarrino, Alberto su Luciano Berio.

E i prestigiosi premi nazionali e internazionali vinti? E le Masterclass frequentate previa scrupolosa selezione? E le numerose composizioni pubblicate ed eseguite in prime mondiali?
Non solo tanto studio. Anche tante conquiste. 
La dura legge della musica colta, involuta in se stessa e in un esperto pubblico di nicchia, molto spesso sbarra le porte all'innovazione, al gusto contemporaneo dei giovani musicisti odierni.
Alberto e Leonardo stanno cercando di sfondarle queste porte, senza presunzione, senza arroganza ma con grande talento e umiltà.
Due veri fuoriCLASSic.

Ascoltate “Le sette parole di Gesù in croce” per coro misto, composto da Leonardo ed eseguito ai piedi della Sacra Sindone a Torino nella primavera di quest’anno.

Ascoltate “In Christe” for solo cello, composto da Alberto ed eseguito lo scorso 3 ottobre a Louvain-La-Neuve (Belgio).

Ne riparleremo con loro dopo il 20 ottobre, quando li dovremo chiamare “dottori”, oltre che “maestri”.


2 commenti:

  1. Complimenti ragazzi.
    Fa bene al cuore leggere di "questa gioventù" e poter apprezzare la loro bravura.
    Un grosso in bocca al lupo per il prossimo traguardo.

    Speriamo che anche i media capiscano che è giunta l'ora di valorizzare e di far conoscere alla massa, soprattutto ai giovani, anche la musica colta. Siamo stanchi delle solite facce, dei miti vuoti, dei reality basati su: sesso, invidie, chi è il più bravo a farla in barba all'altro e…… .

    Complimenti anche a te Lisa che ce li fai conoscere. Continua così.

    Sole

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  2. Grazie a te Dott.ssa Lisa per la pubblicità!
    Leonardo

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