lunedì 4 ottobre 2010

Fuori dalla solita mediocrità

Appunti di un pomeriggio romano.

Qual è il tuo valore?
Qual è il tuo prezzo?
Se il prezzo è dato dall’incrocio tra domanda e offerta, perché qualcuno dovrebbe essere disposto a pagare per averti? E tu, in cambio, cosa sei in grado di offrirgli?
Un diploma? Due lauree? Un master? Un concorso?
I trofei non bastano.
Creare. Demolire status anonimi, costruire pregiudizi positivi.

Si lavora, ma niente in cambio. Ne siamo proprio sicuri?

Non ho tempo. Falso.
Non ce la faccio. Falso.
Non sono portato. Falso.
Ho paura di sbagliare. Vero.
Forse è tempo di cominciare.

Andare al ristorante e leggere solamente la colonna di sinistra del menù. Libertà?

“Avrei bisogno di lei.”
“Sa, sono molto impegnato. Lei quanto offre?”

5 commenti:

  1. Il talento non è acqua anche se deve essere comprovato da qualche pezzo di carta che sembra non aprire più nessuna porta...Qualcuno dovrà mangiarsi le mani una volta scoperto che il prezzo della qualità è salito e la propensione è in ascesa !

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  2. Domanda e offerta? Non sempre è come si desidera. La pazienza è la virtù dei forti.

    Persevera arriveranno anche le soddisfazioni.
    Sembra retorico ma "Mai darsi per vinti".

    Il mio occhio come il tuo va subito sulla colonna di sinistra del menù, magari per farsi venire l'acquolina in bocca, poi vola su quello di destra. Non si sa mai, si potrebbe anche fare una figuraccia....!!!

    Buona fortuna.

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  3. ...il valore delle tue prestazioni lavorative è quel prezzo che qualcuno è disposto a pagarti...
    quindi bisogna sapersi vendere bene!!! Il resto son tutte chiacchiere!!

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  4. Appello ai nostri governanti:
    "Valorizzate le nostre giovani risorse."

    Impiegando in modo onesto ed appropriato le risorse del nostro Bel Paese, riuscirebbero sicuramente ad incentivare aziende, enti ecc. a inserire nel mondo del lavoro i giovani di buona volontà.

    E' giusto che i giovani debbano fare il tirocinio, dai libri alla pratica c'è una notevole differenza, ma non si deve aproffitarne. Anche il loro lavoro deve essere remunerato, anche se in misura consona alle capacità lavorative.

    Il mondo del lavoro si sta fossilizzando, se non c'è offerta e la poca sul mercato è sottoposta ai clientelismi è difficile anche vendersi bene!

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  5. il discorso di N.B. mi ha fatto davvero riflettere...
    lui sarà anche un "attore senza palcoscenico"...
    (domenica pomeriggio sembrava di essere a teatro e non più al Master :D )
    ma il 70 % delle cose che ha detto hanno stimolato le mie "sinapsi"...(e non nego che un pò di "abbattimento" -se ci aggiungiamo anche le critiche di M.M.- è arrivato...)
    mmm...vedremo, diamoci un pochino di tempo, non troppo, ma entro la fine del Master devo sapere rispondere alla sua domanda!!!!!!!!! :) :) ;)

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